Ms. E97 / Lettera 303

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Graziani racconta come, proprio al termine della Dieta, gli eretici abbiano proposto una formula di «confederatione» per conseguire la pace religiosa: il testo è stato sottoscritto anche da molti cattolici. Quasi tutti i vescovi si sono opposti, ad eccezione del vescovo di Cracovia, mentre il vescovo di Cuiavia, «martellato» dagli eretici perché sottoscrivesse il testo, ha abbandonato la Dieta. Ha destato stupore l’opposizione alla «confederatione» dell’arcivescovo di Gnesna. Oltre ai vescovi di Plozca e Posnania, si sono dichiarati contrari alla sottoscrizione il conte di Tencino e il palatino di Culma, che si è scontrato con il palatino di Sandomiria; il palatino di Siradia Olbracht Łaski, al contrario, ha firmato il documento, forse con l’intenzione di trovare una mediazione con gli eretici e poter conservare poteri e privilegi. Anche molti altri inviati dei palatinati hanno rifiutato di sottoscrivere l’accordo che, secondo il vescovo di Plozca, non potrà entrare in vigore senza il consenso degli ecclesiastici.

Numero documento
303
Estensione materiale
cc. 453v-455v
Luogo di redazione
Varsavia
Data di redazione
29 gennaio 1573
Note libere

Nota a margine: «Estratto d’un diario del Gratiani di Varsavia da li 24 a 29 gennaio».