In accordo con gli ambasciatori cesarei e con l’ambasciatore spagnolo, Commendone si adopera per sostenere il partito asburgico e ribadisce la grande incertezza che grava sull’esito dell’elezione. I francesi hanno tentato di convincere i lituani che i polacchi vogliono eleggere lo zar di Russia. Poiché Jan Chodkiewicz, gran maresciallo di Lituania, si è mostrato scettico nei confronti del candidato asburgico, Commendone l’ha rassicurato. Alla Dieta, inoltre, Commendone si è pronunciato a favore dell’elezione di un re cattolico, ribadendo la contrarietà di Roma a qualunque proposta di «confederatione» per la concordia religiosa. Gli si è opposto il palatino di Sandomiria, Piotr Zborowski, che da tempo gli è ostile, ritenendolo un fautore del partito asburgico. Per lo stesso motivo, l’ambasciatore francese Jean de Monluc avrebbe diffuso la falsa notizia secondo cui Commendone tenterebbe di suscitare uno scontro tra cattolici ed eretici polacchi.