Ms. E97 / Lettera 281
- Sottounità / Unità archivistica
- KU, KSRL, Graziani-Commendone Coll., Letterbooks-Commendone, Ms. E97, Registro decimo, “Da dì 5 giug. 1572 al 3 8br. 1572”
- Regesto veloce
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«Cifra»
Commendone lamenta di non avere notizie sull’operato del nunzio Vincenzo Dal Portico.
«Cifra» di Antonio Maria Graziani
Poco prima della morte di Sigismondo II Augusto, il re di Francia aveva mandato il proprio emissario Karl von Mansfeld al sovrano offrendogli di stipulare un’alleanza e proponendogli di sposare una figlia del duca di Montpensier e di dare in moglie Anna Jagellona al duca di Angiò. Sopraggiunta la morte del re, l’emissario avrebbe rivelato il contenuto della propria ambasciata al palatino di Sandomiria Piotr Zborowski, rafforzando la candidatura del duca di Angiò al trono di Polonia, ormai nettamente favorito rispetto a un eventuale candidato degli Asburgo.
«Cifra»
Nonostante le insistenze di Commendone affinché gli emissari imperiali si dirigessero verso il palatinato di Siradia, questi hanno preferito attraversare il territorio del palatinato di Sandomiria, dove sono stati arrestati. Gli eretici non riescono ad eleggere un re eretico, dal momento che la candidatura del palatino di Cracovia ha danneggiato quella del duca di Prussia e del re di Svezia. Per questo motivo, il fronte degli eretici vorrebbe far valere il proprio peso nell’elezione di un re cattolico, onde ottenere in cambio favori e privilegi. L’unico candidato polacco che sembra possa ambire al trono è il palatino di Siradia Olbracht Łaski, che però vi ha rinunciato. Commendone chiede quindi istruzioni: se pure con l’appoggio del palatino di Cracovia si potrebbe eleggere al trono un figlio dell’imperatore, questa scelta sarebbe pericolosa perché il palatino e la sua fazione sono «arrabiatissimi heretici»; d’altra parte, il duca di Angiò gode di grande seguito. Commendone ribadisce poi i suoi sforzi per tenere insieme il fronte cattolico, e favorire la coesione in particolare tra Jan Chodkiewicz, Olbracht Łaski, il duca di Olica e il vescovo di Cuiavia. Il legato chiede infine istruzioni sul comportamento da tenere dopo l’elezione, nel caso in cui scoppiasse una guerra civile.
- Tipologia
- it lettera in registro copialettere
- Numero documento
- 281
- Estensione materiale
- cc. 402r-405v
- Mittente
- Commendone, Giovanni Francesco
- Destinatario
- Gallio, Tolomeo
- Data di redazione
- 23 settembre 1572
- Edizioni del documento
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pubblicata parzialmente in Uchańsciana czyli zbiór dokumentów wyjaśniających życie i działalność Jakóba Uchańskiego, ed. T. Wierzbowski, Warszawa, J. Berger, 1892, vol. IV, pp. 44-45, con data 22 settembre.
- Note libere
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Testo cifrato reso in chiaro dal copista cinquecentesco. La prima parte della versione edita contiene un passo della lettera 247.
- Personaggi rilevanti
- Alberto Federico di Hohenzollern
- Anna Jagellona
- Borbone (di), Luigi III
- Carlo IX di Valois
- Caterina d’Asburgo
- Caterina Jagellona
- Chodkiewicz, Jan Hieronimowicz
- Cyrus, Johann
- Dal Portico, Vincenzo
- Dolfin, Giovanni
- Enrico III di Valois
- Federico II Oldenburg
- Firlej, Jan
- Giovanni III Vasa
- Graziani, Antonio Maria <1537-1611>
- Gregorio XIII
- Ivan IV
- Karnkowski, Stanisław
- Łaski, Olbracht
- Mansfeld (von), Karl
- Massimiliano II d’Asburgo
- Podoski, Łukasz
- Radziwiłł, Mikołaj Krzysztof
- Sigismondo II Augusto Jagellone
- Sigismondo III Vasa
- Zborowski, Andrzej
- Zborowski, Piotr