Commendone riferisce le ultime notizie ricevute: la Dieta generale sarà rimandata fino all’Epifania, come richiesto dai lituani; lo zar di Russia ha mandato ambasciatori in Lituania per sostenere l’elezione al trono di uno dei suoi figli. Quanto agli emissari mandati dal re di Svezia, uno è morto durante il viaggio in mare, l’altro è rientrato in patria.

«Cifra»

Commendone ha ricevuto istruzioni di trattenersi a corte anche dopo l’elezione del re, ma di fare in modo di tornare alla corte imperiale entro dicembre, per riprendere il negoziato con l’imperatore sulla lega antiturca. Difficilmente l’elezione del re di Polonia si concluderà entro gennaio: in ogni caso, essa blocca ogni trattativa per la lega antiturca, di cui non si potrà tornare a discutere prima dell’estate. In vista dell’incoronazione, c’è il rischio di uno scontro tra il legato e l’arcivescovo di Gnesna relativo al cerimoniale. Il papa ha deciso di conferire il cardinalato a due vescovi polacchi: al riguardo, Commendone esprime il suo apprezzamento per il vescovo di Cuiavia. Il palatino di Cracovia vorrebbe allontanare Commendone dal Regno. Jan Chodkiewicz sarebbe favorevole all’elezione al trono di Anna Jagellona, ma non lo è Olbracht Łaski. Il nunzio Vincenzo Dal Portico ne favorisce la candidatura, cercando di tenerla segreta a Commendone, con l’obiettivo che poi sposi Ernesto d’Asburgo. Commendone si meraviglia del modo di procedere del nunzio e promette di scrivergli per ammonirlo.