Ms. E97 / Lettera 291

Regesto veloce

Commendone non ha notizie del nunzio Vincenzo Dal Portico che probabilmente è partito verso la Lituania.

«Cifra»

Finora soltanto l’ereticio Jean de Monluc, già vescovo di Valence, è arrivato come ambasciatore francese in Polonia. Un altro ambasciatore, ma di fede cattolica, si è ammalato lungo il viaggio, mentre Caspar von Schönberg si è fermato in Sassonia ed è poi rientrato in Francia. Commendone conferma come le notizie della violenta repressione contro gli ugonotti in Francia compromettano la candidatura del duca di Angiò, facendo sperare nell’elezione di un Asburgo. Entrambi i partiti, anche per mezzo della stampa, sembra facciano «a gara d’aquistar la gratia degl’heretici». Peraltro, il legato ritiene ormai impossibile procedere all’elezione del sovrano senza l’aiuto degli eretici, essendo difficile portare a termine «il negotio di casa d’Austria» e, al contempo, la religione «fra più competitori messa a l’incanto». I palatini di Cracovia e Sandomiria, sia pure in contrasto tra loro, godono di grande consenso tra gli eretici in virtù delle concessioni religiose che hanno promesso. Per parte sua Commendone cercherà di rinsaldare il fronte cattolico, adoperandosi presso i vescovi polacchi, a cominciare dal vescovo di Cuiavia, per scongiurare accordi con gli eretici. In ultimo, egli informa che il voivoda di Valacchia, dopo essere stato spodestato, sta raccogliendo gruppi di armati «gente» con il consenso dell’imperatore. Se ciò fosse vero, conclude Commedone, sarebbe cosa degna di nota.

Numero documento
291
Estensione materiale
cc. 423v-426r
Destinatario
Gallio, Tolomeo
Data di redazione
18 novembre 1572
Note libere

Testo cifrato reso in chiaro dal copista cinquecentesco.

Luoghi rilevanti
Magdeburgo