Commendone riferisce come crescano le speranze degli eretici di eleggere un re eretico e come essi di adoperino per pacificare i palatini di Sandomiria e di Cracovia. L’unico che potrebbe opporsi a questo tentativo è il palatino di Siradia, che però non ha risorse economiche sufficienti. Commendone sta cercando di impedire la pacificazione ricorrendo al fratello cattolico del palatino di Sandomiria, Andrzej Zborowski. Egli tenta inoltre di compattare il fronte cattolico, nonostante le resistenze di alcuni ecclesiastici che ostacolano con il loro atteggiamento «la speranza di poter fare et mantenere una banda gagliarda a servitio di Dio». Commendone sottolinea poi come il candidato di casa d’Asburgo e il duca di Angiò abbiano entrambi subito un duro colpo, il primo a causa di alcune lettere riguardanti il negoziato che sono state intercettate, il secondo per la diffusione delle notizie riguardanti la strage della notte di San Bartolomeo. Riprendono quindi quota le candidature del duca di Prussia e del re di Svezia, ma anche di qualche polacco, come Stanisław Szafraniec. Il nunzio Vincenzo Dal Portico ha chiesto ad Anna Jagellona potersi recare presso di lei.

«Cifra»

L’arcivescovo di Gnesna intende convocare un concilio provinciale in coincidenza con la Dieta del Regno prevista per l’Epifania e potrebbe trasformarlo in un concilio nazionale.