b. 63A / Lettera 68

Regesto veloce

Girolamo Savorgnan ringrazia Antonio Maria Graziani per l’apprensione mostrata nei riguardi delle eccessive spese di Giulio Savorgnan, che non è stato in grado di mantenersi a Perugia con una rendita di settecento scudi, e ammette di aver dovuto pagare nell’anno in corso seicentocinquanta scudi per sostenere i nipoti Giulio e Germanico, quest’ultimo attualmente alla corte di Firenze. Savorgnan chiede inoltre a Graziani di intervenire presso il Sant’Uffizio per evitare che il tribunale dell’inquisizione di Aquileia continui a essere diretto da una maggioranza di giudici laici. Il luogotenente del Friuli infatti «ha eletto dui dottori laici, con dire che vuole che gli sian assistenti per consultare con essi le materie che si proporano, ma il ponto è che ha fatto questa elettione a fine di essere tre laici, che sempre impedischino e prevaglino alli dui ecclesiastici». Occorrerà quindi contrastare questo «progresso laicale», aggiungendo un commissario ecclesiastico. Savorgnan ringrazia infine Graziani degli avvertimenti che ha inviato per lettera a suo nipote Germanico e manda i suoi saluti al cardinale Giovanni Francesco Commendone e all’agente Antonio Maria Zaccagni.

Nel biglietto allegato Savorgnan riferisce che non ritiene gli sarà assegnata una diocesi e che riceverà a breve la visita del patrizio veneziano Antonio Tiepolo.

Numero documento
68
Estensione materiale
4 pp.
Luogo di redazione
Udine
Data di redazione
21 marzo 1579
Note libere

Lettera autografa, spedita. In attergato, nota di Girolamo Lagomarsini con data cronica.

Luoghi rilevanti
Firenze
Perugia