b. 63A / Lettera 135

Regesto veloce

Girolamo Savorgnan si scusa con Antonio Maria Graziani perché il cattivo stato delle strade non gli permetterà di fargli visita prima del ritorno di Graziani a Roma. Rimane comunque in attesa di conoscere il parere di Graziani sul giovane che gli ha proposto come aiutante per la sua segreteria. Savorgnan informa sul suo scontro con il patriarca di Venezia, Giovanni Trevisan, in merito a un giuspatronato dello scrivente: Trevisan non vuole che si faccia alcun accordo «senza licentia della Serenissima Signoria», e non ha quindi dato peso alle scritture consegnategli dai fratelli di Savorgnan. In un primo momento era stato scelto come arbitro della contesa il cardinale Giovanni Francesco Commendone, ma ora Trevisan si è rivolto al vescovo di Capaccio, Paolo Emilio Verallo, e vorrebbe affidare la causa alla Rota. Savorgnan ha quindi inviato tutta la documentazione necessaria al coadiutore del patriarca di Aquileia Alvise Giustinian, anche perché teme che la lite possa pregiudicare i diritti della sua famiglia sulla contea di Belgrado.

Tipologia
it
Numero documento
135
Estensione materiale
4 pp.
Luogo di redazione
Udine
Data di redazione
3 dicembre 1577
Note libere

Lettera autografa, spedita. In attergato, nota di Girolamo Lagomarsini con data cronica.

Luoghi rilevanti
Belgrado
Roma