b. 63A / Lettera 228

Regesto veloce

Il coadiutore del patriarca di Aquileia Alvise Giustinian comunica a Antonio Maria Graziani che a causa della peste le lettere non possono più transitare da Ferrara. Benché Venezia non sia ancora stata toccata dal morbo, la Serenissima intende organizzare una solenne processione. Giustinian riporta poi alcune recenti notizie: in Francia il duca Enrico di Guisa ha sconfitto in battaglia il principe Enrico di Borbone-Condé, che si è rifugiato a La Rochelle, mentre il duca d’Alençon Francesco Ercole di Valois sta ottenendo qualche successo. A Venezia non si è ancora discusso dell’assegnazione della diocesi di Bergamo, ma Giustinian attende l’arrivo di una missiva del figlio del papa, Giacomo Boncompagni, per avviare una trattativa in favore di Girolamo Savorgnan. Giustinian ribadisce a Graziani il suo desiderio di ospitarlo a Padova, sconsigliandogli di soggiornare a Vicenza durante il viaggio. Egli precisa infine che a Roma non è ancora giunta la notizia della morte del vescovo di Nona Marco Loredan e del vescovo di Padova Niccolò Ormanetto, e invia a Graziani una missiva da recapitare a Bartolomeo Cocco.

In un biglietto allegato Alvise Giustinian fa riferimento a una vertenza riguardante un convento di monache ad Aquileia, che a Roma starebbe conducendo il referendario Alessandro Avogaro.

Numero documento
228
Estensione materiale
3 pp.
Luogo di redazione
Padova
Luogo di ricezione
Verona
Data di redazione
16 luglio 1577
Note libere

Lettera autografa, spedita. In attergato, nota di Girolamo Lagomarsini con data cronica.