Il coadiutore del patriarca di Aquileia Alvise Giustinian informa Antonio Maria Graziani del prossimo viaggio a Todi del cardinale Giovanni Francesco Commendone, previsto per il mese di maggio. Giustinian ha saputo che Graziani non è stato ancora ricevuto dal cardinale Stanislao Hosius. Benedetto Boldieri, membro del seguito di Commendone, afferma che il lucchese Vincenzo Sirti avrebbe mandato a Graziani una cavalla. Giustinian riferisce poi le ultime novità della corte papale: il veneziano Francesco Pesaro, fratello dell’abate Antonio Pesaro, andrà a Napoli la settimana seguente, mentre il cardinale legato Giovanni Morone dovrebbe ormai essere giunto a Genova. Molti nobili «vecchi» e nobili «nuovi» lasciano la città e riparano a Venezia. Gli ottomani non sembrano intenzionati ad armare una grande flotta e si stanno mostrando molto amichevoli nei confronti delle autorità della Serenissima. Giovanni Correr ha accettato l’incarico di bailo veneziano a Costantinopoli.