MssCol 603/Lettera 154
- Sottounità / Unità archivistica
- NYPL, Ms. Div., MssCol 603, Registro sesto
- Regesto veloce
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Commendone ricapitola le tappe del suo imminente viaggio di ritorno e sollecita la concessione a Stanislao Hosius, vescovo di Varmia, della facoltà di attribuire ai confessori licenza di leggere i libri degli eretici.
- Tipologia
- it lettera in registro copialettere
- Numero documento
- 154
- Estensione materiale
- cc. 25v-27r
- Mittente
- Commendone, Giovanni Francesco
- Destinatario
- Borromeo, Carlo
- Luogo di redazione
- Heilsperg
- Luogo di ricezione
- Roma
- Data di redazione
- 16 luglio 1565
- Edizioni del documento
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Pubblicata, in traduzione polacca, in Pamiętniki o dawnéj Polsce z czasóv Zygmunta Augusta, obejmujące listy Jana Franciszka Commendoni do Karola Borromeusza, coll. J. Albertrandi, II, Wilno, Drukiem Józefa Zawadzkiego, 1851, pp. 252-256.
- Regesto approfondito
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Commendone ha ricevuto da Roma l’autorizzazione a lasciare la Polonia, a patto che – a giudizio suo e di Stanislao Hosius, vescovo di Varmia – l’assenza del nunzio non danneggi «le cose della religione».
Commendone conferma che la partenza di Sigismondo II Augusto per i confini orientali dello Stato e il suo impegno nelle operazioni militari renderebbe inutile la sua presenza in Polonia, dove comunque si tratterrà fino allo svolgimento del concilio provinciale stabilito per il 31 agosto. Si metterà poi in viaggio per Vienna e si fermerà in Baviera, essendo stato invitato da Alberto V, duca di Baviera. Non lascerà la Germania fino a nuovo ordine del papa. Commendone si augura che, prima del suo arrivo a Vienna, si riconsideri a Roma il suo invio alla Dieta imperiale: la sua presenza in quella sede non sarà necessaria, dato che vi sarà già Zaccaria Dolfin, nunzio pontificio a Vienna. Commendone scriverà in proposito al protonotario Diego de Ávila.
«Molti theologi et predicatori» si sono rivolti a Commendone e a Hosius «per ottenere licenza di leggere libri heretici per poterli nelle prediche loro confutare, il che non possono fare non vedendo gli scritti loro». Commendone chiede quindi che il cardinale possa avere l’autorità di concederla «ad alcuni che la meritano et [che] l’usarebbono a beneficio della religione et confessione delli heretici».
Commendone trasmette la lettera che Jakub Uchański, arcivescovo di Gnesna, ha inviato a lui e a Hosius a proposito del sinodo provinciale; ricapitola infine le lettere inviate a Roma dopo il suo ritorno da Petricovia.
Segue trascrizione della lettera di Uchański, Lovitz, 9 luglio 1565 (in latino).