Ms. 86 / Lettera 54
- Sottounità / Unità archivistica
- KU, KSRL, Graziani-Commendone Coll., Letterbooks-Commendone, Ms. 86, Registro 2
- Regesto veloce
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Consapevole che il cardinale Carlo Borromeo è già stato informato dell’esito del «convento» dei principi protestanti tenutosi a Naumburg, Commendone riporta le posizioni espresse dai principi che ha avuto modo di incontrare durante la sua missione in Germania. L’elettore di Brandeburgo ha dichiarato di voler favorire la pacificazione dei territori tedeschi, offrendo la sua mediazione per favorire il concilio, mentre suo fratello Giovanni, margravio di Brandeburgo-Küstrin, è del tutto contrario all’assemblea tridentina. Tra i principi cattolici, i duchi di Kleve e Brunswick-Wolfenbüttel hanno promesso di mandare i loro ambasciatori; inoltre, gli arcivescovi di Magdeburgo e di Brema e i vescovi di Naumburg e Paderborn hanno confermato a Commendone la loro partecipazione. Il vescovo di Münster, al contrario, non vuole lasciare i propri territori per la prossimità dei protestanti. Il vescovo di Hildesheim non ha risposto perché assente, mentre si attende il parere del vescovo di Osnabrück. L’arcivescovo elettore di Treviri ha chiesto di rimettere la decisione al pontefice, visto il pericolo in cui lascerebbe il proprio stato se partisse, mentre l’arcivescovo elettore di Colonia vorrebbe conferire con l’imperatore prima di prendere una decisione. Commendone sottolinea come sulle posizioni dei vescovi pesi l’attività dei protestanti volta a impedirne la partecipazione al concilio. Inoltre, il nunzio riferisce che l’imperatore ha chiesto il parere degli elettori ecclesiastici sull’opportunità di convocare una Dieta imperiale per promuovere il concilio; l’arcivescovo di Treviri ritiene che sarebbe inutile, poiché il fronte protestante da tempo si è rivelato unito e combattivo nell’osteggiare l’assemblea tridentina. Sarebbe invece necessaria anche per la Germania inferiore una lega dei principi cattolici, sul modello della «lega Franconica» nella Germania superiore, che permetta ai prelati di partecipare al concilio e soprattutto dia loro l’animo e la forza di «purgare i loro paesi». Di fronte alla situazione religiosa della Germania, complessa e variegata, Commendone esprime tutta la sua preoccupazione per il concilio e per il futuro della chiesa cattolica in quei territori. Dopo aver visitato il vescovo di Liegi, partirà per Lubecca e, se sarà ammesso dal re, per la Danimarca. Si rallegra della nomina cardinalizia del nipote del cardinale Ercole Gonzaga e del recente matrimonio del duca di Mantova con la figlia dell’imperatore.
- Tipologia
- it lettera in registro copialettere
- Numero documento
- 54
- Estensione materiale
- pp. 70-75
- Mittente
- Commendone, Giovanni Francesco
- Destinatario
- Gonzaga, Ercole
- Luogo di redazione
- Anversa
- Luogo di ricezione
- Trento
- Data di redazione
- 5 maggio 1561
- Edizioni del documento
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Di alcuni manoscritti concernenti la storia del Concilio di Trento raccolti dal p. Alberto Mazzoleni, «Miscellanea di storia italiana edita per cura della Regia Deputazione di storia patria», VI (1865), pp. 1-240, cfr. pp. 123-127.
- Personaggi rilevanti
- Borromeo, Carlo
- Enrico V di Brunswick-Lüneburg
- Ferdinando I d’Asburgo
- Gioacchino II di Hohenzollern
- Giorgio di Brunswick-Wolfenbüttel
- Giovanni di Brandeburgo-Küstrin
- Gonzaga, Francesco <1538-1566>
- Guglielmo di Jülich-Kleve-Berg
- Guglielmo Gonzaga
- Hoya (von), Johann
- Kerssenbrock (von), Rembert
- Leyen (von der), Johann
- Mansfeld-Vorderort (von), Johann Gebhard
- Oberg (von), Burchard
- Pflug (von), Julius
- Pio IV
- Raesfeld (von), Bernhard
- Sigismondo di Brandeburgo