b. 62A / Lettera 93
- Sottounità / Unità archivistica
- Archivio Graziani di Vada, Fondo Antonio Maria Graziani, b. 62A
- Regesto veloce
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Giacomo Carleno riferisce con dispiacere ad Antonio Maria Graziani di aver saputo dell’arresto del padre e del fratello del nunzio Giovanni Dolfin. Secondo alcune voci circolanti a Venezia sembra che i due, provvisti di una cospicua riserva di denaro, fossero in possesso di un salvacondotto del granduca di Toscana Cosimo I de’ Medici per rifugiarsi a Firenze. La Serenissima ha stabilito una ricompensa per chiunque fornirà informazioni sui beni dei Dolfin e ha dichiarato che il padre del nunzio, qualora non onorasse i suoi debiti entro il termine stabilito, sarà condannato al carcere perpetuo. Quanto alla flotta veneziana, Carleno informa Graziani che la Serenissima armerà 30 galee, 15 finanziate dalle comunità di Terraferma e 15 dalle congregazioni e dalle arti veneziane. Aggiunge altresì di avere sentito dal patrizio Giulio Garzoni, appena rientrato da Genova, che nella città ligure erano approdate 30 galee spagnole e che l’arrivo di don Giovanni d’Austria era atteso per il 24 luglio. Sebastiano Venier, capitano generale della flotta veneziana, ha trasferito 60 galee da Corfù a Messina, mentre giungono notizie discordanti sull’ammiraglio Marco Querini: qualcuno sostiene sia in viaggio per Messina, altri lo indicano diretto a Cipro per soccorrere Famagosta. È tornato da Zara Sforza Pallavicino, capitano generale delle milizie veneziane.
- Tipologia
- it lettera sciolta
- Numero documento
- 93
- Estensione materiale
- 3 pp.
- Mittente
- Carleno, Giacomo
- Destinatario
- Graziani, Antonio Maria <1537-1611>
- Luogo di redazione
- Venezia
- Luogo di ricezione
- Verona
- Data di redazione
- 23 luglio 1571
- Note libere
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Lettera autografa, spedita. In attergato, nota di Girolamo Lagomarsini con data cronica.