b. 62B / Lettera 102

Regesto veloce

 Ristabilitosi dopo una malattia, l’agente polacco Giovanni Battista Puccini prega Antonio Maria Graziani e il cardinale Giovanni Francesco Commendone di intercedere in suo favore presso il re di Polonia Sigismondo II Augusto Jagellone. Puccini vorrebbe infatti che il sovrano gli concedesse una pensione alienabile ai suoi figli, come rimborso delle spese sostenute per i suoi incarichi diplomatici svolti al servizio della corona polacca. Puccini confida inoltre nel sostegno del vicecancelliere polacco Franciszek Krasiński e si impegna, qualora la trattativa avesse esito positivo, a versare trecento scudi a Graziani.

Tipologia
it
Numero documento
102
Estensione materiale
4 pp.
Luogo di redazione
Lucca
Luogo di ricezione
Verona
Data di redazione
21 giugno 1571
Note libere

Lettera autografa, spedita. In attergato, nota di Girolamo Lagomarsini con data cronica.