In apertura della lunga sessione del Senato di oggi, c’è stato uno scontro tra Jan Firlej, palatino di Cracovia, e Walenty Dembiński, cancelliere di Polonia, nata dalla richiesta del primo di interdire al popolo l’accesso alla sala del Senato. I nunzi hanno quindi interrotto la discussione, ribadendo la necessità di stabilire luogo, data e modalità dell’elezione.

Eustachy Wołłowicz, castellano di Troki e rappresentante dei lituani, ha aggiornato sull’avanzata di Ivan IV in Lituania. Ha chiesto perciò che sia inviato un ambasciatore allo zar per porre fine all’offensiva, e di restituire le entrate di Volinia, Podlasia e Kiev al Granducato per sostenere i costi della guerra, restituendo altresì ai lituani i «loro officii, et loro Diete proprie, et che le cose si riducessero fra loro allo stato di prima». Ha infine proposto che la Dieta dell’elezione abbia luogo a Parzow a Sant’Adelberto [23 aprile].

Si è deciso però di differire a un secondo momento le questioni relative alla Lituania, dando la precedenza a quelle riguardanti lo svolgimento la Dieta. Jakub Uchański, arcivescovo di Gnesna, insieme a Olbracht Łaski, palatino di Siradia, ha approvato Parzow come luogo per la Dieta dell’elezione, mentre la maggioranza propende per Varsavia. Quanto alla data, il primate ha proposto che la Dieta si riunisca la domenica laetare, mentre la maggioranza propende per una ulteriore dilazione.

Pareri discordanti sono emersi in relazione alla possibilità di ascoltare gli ambasciatori durante la Dieta della Convocazione. Sulle modalità dell’elezione inoltre il Senato è diviso tra coloro che sostengono che la nobiltà debba inviare a questa riunione propri rappresentanti e chi ritiene invece che i nobili debbano presentarsi personalmente. Non è stata presa alcuna risoluzione definitiva.