b. 62-I / Lettera 53

Regesto veloce

Graziani aggiorna sull’approvazione degli articoli sottoposti al re Enrico di Valois e riferisce un colloquio avuto con Andrzej Zborowski a proposito della missione che dovrà fare presso il re.

Numero documento
53
Estensione materiale
5 pp.
Destinatario
Gallio, Tolomeo
Luogo di redazione
Cracovia
Luogo di ricezione
Roma
Data di redazione
23 ottobre 1573
Regesto approfondito

Si attende l’arrivo in città di Jan Zborowski, membro della delegazione polacca in Francia, e del marchese Nicolas d’Angennes, signore di Rambouillet, inviato di Enrico di Valois, probabilmente ostacolati dalle pessime condizioni delle strade dopo le piogge torrenziali che hanno colpito il Regno. Secondo quanto scrivono alcuni dei rappresentanti polacchi in Francia, Enrico di Valois avrebbe approvato tutti i documenti presentatigli, ulteriormente modificati rispetto alla versione redatta in Polonia. Gli eretici esultano per questa notizia, ritenendo di aver ottenuto garanzie maggiori di quanto speravano, mentre i cattolici ne sono preoccupati.

Frattanto «gli heretici […] non cessano di profondarsi tuttavia più nelle loro biastemme. Et predicano in alcuni lochi del palatinato di Sandomiria et Lublino apertamente contra Iesu Christo nostro et alcuni cadono nel Mahomettismo, et lo cominciano anco a predicare […]. Questi sono i primi segni della Confederatione, la quale senza dubbio è per partorire in breve tempo di horrendi monstri».

Il duca di Valois partirà da Metz dopo Ognissanti; a metà dicembre raggiungerà i confini del Regno, trascorrerà le festività natalizie nel palatinato di Posnania ed entro la prima metà di gennaio sarà a Cracovia, anche se alcuni temono che possa tardare ulteriormente. I suoi sostenitori sono delusi di fronte alla scarsa sollecitudine mostrata dal nuovo sovrano e ciò ha raffreddato anche la preparazione degli allestimenti in suo onore. Gli ufficiali di Polonia Maggiore – che per primi incontreranno il nuovo re – chiedono se dovranno «esercitare gli uffici loro al Re inanzi ch’egli sia incoronato».

Graziani inoltra una lista dei principi che accompagneranno il nuovo sovrano in Polonia.

«23 ottobre al cardinale Como, cifra»

Dopo la notizia dell’approvazione della Confederazione di Varsavia, si va dicendo che Enrico di Valois abbia bisogno degli eretici e che sia costretto a tenere in conto la loro opinione. Graziani ritiene che questo sia un «fondamento falso et pernicioso per questo governo, et molto contrario all’opinione et consiglio del legato».

Graziani ha discusso della questione con Andrzej Zborowski, a cui ha suggerito di raggiungere il duca di Valois ai confini del Regno per indirizzarlo riguardo alla situazione del Regno. Zborowski si è detto disposto a farlo, ma timoroso della reazione del fratello Piotr, palatino di Sandomiria, che occorrerebbe coinvolgere in tale missione. Nel caso ciò non sia possibile, Andrzej Zborowski chiede che sia Graziani a raggiungere il futuro sovrano addirittura in Sassonia, e a svolgere il compito al suo posto. Graziani ha dichiarato la sua disponibilità; prevede comunque di accogliere il nuovo nunzio pontificio in Polonia, Vincenzo Lauro, in Posnania per comunicargli le commissioni di Commendone, e non esclude di procedere oltre, se necessario.

Graziani e Andrzej Zborowski hanno discusso anche del giuramento prestato dal sovrano. In particolare, Graziani ritiene che essi priveranno il duca di Valois della possibilità di premiare coloro che lo hanno sostenuto, punto che tocca da vicino soprattutto Andrzej Zborowski. Anche Zborowski ha dichiarato di voler aspettare notizie più certe prima di agire.

Nel viaggio verso la Posnania, Graziani devierà per incontrare Jakub Uchański, arcivescovo di Gnesna, e Stanisław Karnkowski, vescovo di Cuiavia, con i quali svolgerà le commissioni affidategli da Commendone allo scopo di «incamminare bene il Re da principio in questo governo». Il vescovo Jean de Monluc arriverà in Polonia con il nuovo sovrano e la notizia è stata accolta negativamente dai cattolici.

Note libere

Lettera autografa; evidenziate parti da volgere in cifra.