Ms. E97 / Lettera 343

Regesto veloce

In attesa di istruzioni sul termine della legazione, Commendone comunica che alla Dieta sono stati ascoltati tutti gli ambasciatori.

 «Cifra»

In quindici giorni a Varsavia Commendone ha incontrato il nunzio Vincenzo Dal Portico soltanto una volta; ha però ricevuto informazioni sul suo operato. Commendone gli ha comunicato la volontà del papa di favorire l’imperatore, cercando di non offendere i francesi; il nunzio ha promesso di seguire tali indicazioni. Inoltre, Commendone informa che il palatino di Siradia gli ha raccontato che gli ambasciatori francesi si sono lamentati per il comportamento ambiguo del papa, il quale promette il suo sostegno alla Francia, ma poi si spende per l’imperatore. Essi ne hanno avuto conferma dal nunzio il quale li ha invitati a diffidare di Commendone. Quest’ultimo racconta poi come i tentativi degli eretici per far approvare gli atti della precedente Dieta siano stati bloccati da Jan Chodkiewicz, gran maresciallo di Lituania, che si è opposto con forza sia alla confederazione di Varsavia sia «all’ordine posto per l’elettione del re, dicendo non convenire che si muti la forma et il costume antico». Commendone riporta poi che il pascià Sollu Mehmed avrebbe esortato i polacchi a eleggere re Enrico di Valois o un candidato polacco, ma la notizia è ritenuta falsa dai francesi. Si è discusso dell’opportunità di allontanare dalla Dieta o dal Regno gli ambasciatori, senza tuttavia giungere a una soluzione comune. I palatinati di Masovia, Plozca e Rava si sono schierati con i lituani, vedendo che i lituani aborriscono la confederazione di Varsavia.

«Cifra» del 16 aprile

Di fronte all’alleanza dei palatinati cattolici con i lituani, gli eretici hanno intenzione di fare ogni sforzo per unirsi ed eleggere un re eretico; alcuni tra loro in realtà aspirano al Regno e ad avere più seguito tra la nobiltà, e così prendono a pretesto la religione e «l’assicuratione de le conscienze di ciascuno». La confederazione di Varsavia non piace a molti eretici, che vorrebbero emendarla e annullare del tutto gli statuti antichi contro gli eretici; essi tuttavia non ardiscono romperla per timore che ciò dia occasione a molti che l’hanno a suo tempo sottoscritta di ritirarsene ora. Stanisław Szafraniec, uno di quegli eretici che aspirano al Regno, ha parlato ieri «con molto artificio» della «pace» e della «quiete pubblica» e della necessità che, nel caso venga eletto un re cattolico, gli eretici siano protetti dalle violenze, e viceversa nel caso sia eletto un re eretico.

Numero documento
343
Estensione materiale
cc. 519r-524r
Destinatario
Gallio, Tolomeo
Luogo di redazione
Varsavia
Data di redazione
15 aprile 1573
Edizioni del documento

pubblicata parzialmente in Uchańsciana czly zbiór dokumentów wyjaśniających życie i działność Jakuba Uchańskiego, vol. IV, a cura di T. Wierzbowski, Warszawa, J. Berger, 1892, pp. 63-68.

Note libere

Testo cifrato reso in chiaro dal copista cinquecentesco.

Luoghi rilevanti
Vienna