Ms. E97 / Lettera 349
- Sottounità / Unità archivistica
- KU, KSRL, Graziani-Commendone Coll., Letterbooks-Commendone, Ms. E97, Registro tredicesimo, “Da dì 7 febr. 1573 al 13 mag. 1573”
- Regesto veloce
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Commendone riferisce la decisione del Senato di invitare gli ambasciatori a a lasciare Varsavia, assegnando loro un luogo dove attendere l’esito della Dieta: gli ambasciatori imperiali a Lovitz, i francesi a Plozca, gli svedesi a Sacrozin. Egli descrive anche le reazioni dei diplomatici. Una delegazione di cinque senatori gli ha consegnato la risposta scritta all’orazione da lui tenuta in Senato, insieme con una lettera per il pontefice; tuttavia, non gli ha intimato di lasciare la Dieta. Di fronte alle rimostranze del palatino di Sandomiria, il vescovo di Plozca, a capo della delegazione, si è giustificato dicendo che ciò non gli era stato ordinato.
«Cifra»
Nella risposta da consegnare a Commendone, gli eretici in Senato avevano preteso che il segretario del Senato mutasse l’espressione «erga sedem apostolicam» in «erga fidem apostolicam». Commendone è venuto a conoscenza dell’intervento sul testo e si è molto lamentato della cosa con i vescovi, che si sono scusati dicendo che la correzione era stata fatta dagli eretici a loro insaputa, ma la verità è che non ne avevano tenuto conto.
Sono stati impegnati i beni reali per placare i soldati che chiedevano di essere pagati, nonostante gli eretici volessero fossero impegnati anche i beni ecclesiastici.
Commendone riferisce che gli eretici non fanno che tentare di consolidare la confederazione di Varsavia per mille vie, mentre i nobili cattolici, specie quelli di Masovia, vogliono che prima si elegga il nuovo re, nonostante gli eretici cerchino di persuaderli a non perdere questa occasione per «conservare le loro libertà» e limitare la potestà regia. I masoviti però sono rimasti sulle loro posizioni. Commendone osserva inoltre come la conversione di Jan Chodkiewicz, gran maresciallo di Lituania, sia stata fondamentale per la parte cattolica in questo periodo di vacanza sul trono. I vescovi, invece, «non han animo, né forse zelo», e Commendone ha dovuto faticare molto con loro. Al contrario, il clero e soprattutto il capitolo di Cracovia sono degni di ogni lode, e comunicano con lui «liberamente et confidentemente ogni cosa».
- Tipologia
- it lettera in registro copialettere
- Numero documento
- 349
- Estensione materiale
- cc. 531r-533r
- Mittente
- Commendone, Giovanni Francesco
- Destinatario
- Gallio, Tolomeo
- Luogo di redazione
- Varsavia
- Data di redazione
- 25 aprile 1573
- Edizioni del documento
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pubblicata in Uchańsciana czly zbiór dokumentów wyjaśniających życie i działność Jakuba Uchańskiego, vol. IV, a cura di T. Wierzbowski, Warszawa, J. Berger, 1892, pp. 75-78.
- Note libere
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Data topica assente, ricavata dai ricercatori NSA. Testo cifrato reso in chiaro dal copista cinquecentesco.