b. 63A / Lettera 133

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Il referendario Alessandro Avogaro comunica ad Antonio Maria Graziani che Gregorio XIII ha richiamato a Roma il cardinale Giovanni Francesco Commendone il quale ha cercato, senza successo, di sottrarsi alla richiesta del pontefice adducendo motivi di salute. A Roma corre voce che i cardinali Alessandro Sforza e Alessandro Farnese vogliano impugnare la validità degli affitti stipulati da Graziani e da Commendone per impossessarsi dei beni dell’abbazia veronese di S. Zeno, di cui il cardinale è commendatario. Avogaro prega poi Graziani di inviare alcuni suoi effetti personali a Venezia; riferisce inoltre come, insoddisfatto dell’operato di Giovanni Battista Leoni, Commendone abbia ripetutamente chiesto al suo maestro di casa, Antonio Gallerati, di allontanarlo dal suo servizio. L’abate commendatario di S. Maria di Gavello, Antonio Cocco, si trova a Perugia.

Tipologia
it
Numero documento
133
Estensione materiale
4 pp.
Luogo di redazione
Todi
Luogo di ricezione
Padova
Data di redazione
30 novembre 1577
Note libere

Lettera autografa, spedita. In attergato, nota di Girolamo Lagomarsini con data cronica.